lautrec

Rubrica Coriandoli. “Siamo brutti ma la vita è bella”: capolavori, dissolutezze e passioni di Henry Toulouse-Lautrec

A chi lo derideva per la bassa statura, rispondeva: “Ho, in compenso, l’altezza del mio casato”, che in effetti era notevole e risalente addirittura all’epoca di Carlo Magno. Henri-Marie- Raymond de Tolouse-Lautrec-Monfa nacque il 24 Novembre 1864 ad Albi, una cittadina della Francia meridionale da Alphonse e Adèle, nobili entrambi e soprattutto cugini primi. Si…

silvia plath

Rubrica Coriandoli. Silvia Plath, bellissima, disperata, farfalla

Silvia Plath, una delle voci poetiche più straordinarie dell’America degli anni Cinquanta, nacque a Boston nel 1932 e mostrò fin da piccola una intensa propensione alla poesia e alla malinconia, accentuata dalla morte prematura del padre, stimato entomologo di origine tedesca, quando lei aveva 8 anni. Nell’adolescenza e nella giovinezza la malinconia si trasformò in…

Bach

Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Bach e l’oculista ciarlatano

Il 28 Marzo 1750 Johann Sebastian Bach a 65 anni (che allora era un’età ragguardevole) fu sottoposto ad un delicatissimo intervento agli occhi essendo diventato negli ultimi mesi completamente cieco. Gli occhi erano sempre stati il suo problema: era fortemente miope e soffriva di dolori persistenti ai bulbi oculari. Per il resto la sua salute,…

Marie de Hérédia

Rubrica Coriandoli. Marie de Hérédia, scrittrice mirabile, spudorata amante

Bella era bella davvero, Marie: un corpo modellato da una mano esperta, una pelle serica e alabastrina, «grandi occhi notturni». «Suora Notte», l’aveva ribattezzata d’Annunzio, che fu uno dei suoi tanti amanti, per quell’aura misteriosa e virginale, sensuale e indolente che riverberava. A lei scrisse missive e messaggi in francese, su carta da lettera color…

Nel giorno di Saffo

Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Saffo

Nacque nel 630 a.C. Saffo, la più straordinaria e dolente cultrice dell’amore dell’antichità e visse sempre sull’isola di Lesbo, culla della lirica greca, perché colà era approdata, portata dalle onde, la testa di Orfeo, mitico poeta e musico, che con la sua arte ammansiva le bestie feroci, e che, ferocemente, era stato fatto a pezzi…