L’8 Maggio 1886 ad Atlanta, in Georgia, un farmacista statunitense di nome John Stith Pemberton mise in commercio una bevanda che, secondo lui, aveva lo scopo di curare stanchezza e mal di testa.
La chiamò “Pemberton’s French Wine Coca” perché era una variante di quel “vino di coca” creato dal farmacista còrso Angelo Mariani che prevedeva come ingredienti principali alcol e foglie di coca, sì, proprio quelle da cui si ricava la cocaina ma da cui venivano eliminati gli effetti tossici.
Pemberton sostituì l’alcol con un estratto di noci di cola, una pianta tropicale e dai nomi dei due ingredienti, la bibita fu ribattezzata con il nome universalmente conosciuto di Coca-Cola.
Il geniale farmacista, tuttavia non riuscì a comprendere appieno la potenzialità della bevanda e poco prima della sua morte, avvenuta nel 1888 a 56 anni, vendette la formula ad uno scaltro e lungimirante uomo d’affari di Atlanta, Asa Candler, che in breve, grazie alla nuova bibita, e all’istituzione della “The Coca-Cola Company” divenne uno degli uomini più ricchi non solo degli States, ma del mondo.